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(g.l.) Riflettori accesi da questa sera sulla seconda parte del Festival Schippers tutta dedicata ai grandi compositori mitteleuropei attraverso tre secoli di storia. L’appuntamento con l’orchestra diretta da Carlo Grandi è alle 20.30 nella suggestiva cornice della Barchessa di Castelvecchio, in Comune di Sagrado, sulle prime alture del Carso Goriziano: in programma celeberrimi brani di Bach, Mozart, Brahms e Beethoven. Domani, invece, la “Thomas Schippers” si trasferirà nella Sala degli Specchi del Castello di Spessa, a Capriva del Friuli, dove il concerto comincerà alle 17.30. Domenica, poi, seguirà alle 11 un invitante matinée a Villa Romano, a Case di Manzano. Infine, lunedì 27 marzo, alle 20.30, la conclusione di questa seconda parte della riuscitissima manifestazione – che nella prima era stata applaudita sempre da un folto pubblico – si terrà nella prestigiosa azienda agricola Jermann a Ruttars di Dolegna del Collio. Ovunque l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.
Ma cosa si ascolterà questa sera e negli altri tre successivi appuntamenti? Lasciamo la parola allo stesso maestro Grandi, direttore artistico di questo nuovo progetto musicale organizzato dall’associazione presieduta dall’avvocato Cristiano Gobbi. “Apriremo con Quodlibet trentesima variazione dalle variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, per proseguire con il Divertimento n°3 in Fa Maggiore kv 138 di Wolfgang Amadeus Mozart e concludere la prima parte con la Cavatina tratta dal quartetto Opera 130 in si bemolle maggiore di Ludwig Van Beethoven. Il brano più amato dal Genio di Bonn tra tutta la Sua opera quartettistica e scelto per essere inserito sul Voyanger Golden Record. Il disco d’oro che contiene vari campioni dei suoni comuni della Terra, di lingue, immagini e di musica inviata nello spazio con le due sonde Voyanger. Il brano fu eseguito dai Berliner Philharmoniker e la direzione di Wilhelm Furtwängler in una storica incisione del 15 ottobre 1940. Nella seconda parte la Schippers – conclude Carlo Grandi – eseguirá i Liebeslieder Walzer Op 52 di Johannes Brahms nella versione per orchestra d’archi e chiuderà il programma con la celebre Danza Ungherese numero 1 dello stesso grande autore”.
Appuntamento, dunque, da questa sera, a Castelvecchio, con “Il fascino del suono della Mitteleuropa attraverso tre secoli di storia”. Poi i successivi appuntamenti si terranno, come detto, al Castello di Spessa, nella manzanese Villa Romano e da Jermann a Ruttars.
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In copertina e all’interno il maestro Carlo Grandi con l’Orchestra “Thomas Schippers” al concerto che nella prima parte del Festival si era tenuto nella Basilica di Muggia Vecchia.